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mercoledì 30 settembre 2009

Il cittadino è consumato-re (parte 2)

Enna. Assoutenti su canoni di depurazioneEnna.
Assoutenti, tramite il Presidente provinciale Pippo Bruno, comunica l'avvenuta firma da parte del ministro Prestigiacomo, in data 29.09.09 dei decreti attuativi della legge:"Misurestraordinarie in materia di risorse idriche e di protezione dell'ambiente".Tali decreti permetteranno il rimborso degli oneri di depurazione nelle realtà non fornite del servizio e, quindi, ingiustamente pagati dai contribuenti.Assoutenti da tempo aveva sollecitato Acquaenna sulla impropria applicazione in fattura del canone di depurazione in quelle realtà della provincia 8 Comuni non serviti. Il tutto scaturiva dalla sentenza della Corte Costituzionale n.335/08 che riteneva illegittimo il pagamento degli oneri di depurazione nelle realtà non servite e dalla certificazione dell'ARPA provinciale che accertava la mancanza del servizio ai diversi comuni.( fonte Vivienna)

Il cittadino è consumato-re

Tribunale di Enna: ”Il servizio di fornitura dell’acqua non si può sospendere”. Nei giorni scorsi, il Coordinamento provinciale dei Comitati cittadini, attraverso il proprio legale avv.
Licia Minacapilli, altresì presidente del Comitato cittadino di Aidone, ha presentato ricorso al Tribunale di Enna avverso il provvedimento della società AcquaEnna s.c.p.a., che, a fronte di una
morosità di circa 200,00 euro, aveva ben pensato di sospendere la fornitura del servizio idrico ad un utente ennese. Per di più, aveva anche materialmente asportato il contatore dell’acqua all’insaputa dell’utente,
recapitandogli un vaglia prestampato dell’importo di euro 100,00 con la causale “Spese di riallaccio”. La morosità dell’utente deriva anche dal fatto che lo stesso è a sua volta creditore nei confronti dell’ente
gestore del servizio AcquaEnna dei canoni per la depurazione delle acque reflue, non dovute alla luce del recente disposto della sentenza della Corte Costituzionale n. 335/2008.
L’avv. Minacapilli a commento del provvedimento: “Sul piano giuridico, i contratti di somministrazione di servizi essenziali sono volti a soddisfare bisogni primari aventi fondamento costituzionale nella tutela di diritti inviolabili di cui all’art. 2 della Costituzione, tra questi il diritto alla somministrazione dell’acqua potabile. Pertanto non può ritenersi legittima la risoluzione unilaterale del contratto, e,
dunque, la sospensione dell’erogazione dell’acqua”. “La stessa giurisprudenza –dichiara ancora l’avv. Minacapilli, che si è già pronunciata in merito – ed il decreto odierno ne dà avvallo – chiaramente sancisce il principio per cui la morosità dell’utente non è ragione che possa giustificare la sospensione della fornitura di un bene primario come l’acqua. In altre parole, la sospensione della fornitura del servizio non può ritenersi rimedio proporzionato al mancato pagamento di qualche fattura recapitata all’utente”. Il Coordinamento provinciale dei Comitati cittadini, sin dai primi distacchi adottati da AcquaEnna, nel comune di
Leonforte, aveva inoltrato un esposto alle rispettive Procure presso i Tribunali di Enna e Nicosia, ritenendo che la condotta tenuta dalla suddetta Società fosse viziata da illegittimità. Il Tribunale di Enna, con decreto del 5 agosto 2009, ha accolto il ricorso dell’utente ed ha ordinato ad AcquaEnna di ripristinare l’erogazione dell’acqua potabile, in quanto “il ricorrente è stato privato di un bene essenziale”. Il Coordinamento dei Comitati cittadini, nell’apprendere con soddisfazione del provvedimento emesso dal Tribunale di Enna, comunica a tutti i cittadini della Provincia la propria disponibilità a tutelarli legalmente per tutte le analoghe ipotesi di sospensione della fornitura dell’acqua che si siano verificate (o che si possano verificare) nei vari Comuni della Provincia ennese. A tale scopo gli utenti possono rivolgersi ai
Comitati cittadini o direttamente allo studio legale dell’avv. Licia Minacapilli in Aidone. L’utente ennese ha comunicato al Coordinamento dei Comitati cittadini che AcquaEnna ha provveduto al riallaccio della fornitura dopo poche ore dall’avvenuta notifica del provvedimento del giudice da parte dell’avv. Minacapilli. “Il Coordinamento – conclude l’avv. Minacapilli-
prende atto della tempestività mostrata dall’ente gestore del servizio AcquaEnna nel rispettare i provvedimenti emessi dalla Magistratura”.

giovedì 17 settembre 2009

Preghiera


Corte Costituzionale, ti prego, pensaci tu. Visto che Silvio c'è! Visto che Giorgio non c'è! Visto che la speranza è l'ultima a morire, ti prego, pensaci tu e liberaci da tutti i mali passati presenti e futuri. Che male abbiamo fatto per meritarci tutto questo!? Dove è finita la ragione!?

sabato 12 settembre 2009

La puzza si espande a DESTRA....


Da Fini ad Alfano,da Montecitorio a S.Pietro, dalle officine di Termini Imerese alla costa Azzurra, adesso tutti si vergognano di lui. Puttane, droga, corruzione e persino affari di Mafia. Che razza di P. Quasi tutti i capi di governo del mondo si imbarazzano e lo evitano(Zapatero:11.09.2009- non parlo per dovere istituzionale e di rispetto nei confronti di paese amico.)Per lui solo una tenda da beduino. Pensavo che solo nei paesi del mondo senza democrazia e libertà si potessero insediare capi di governo pazzi, corrotti, fanatici o delinquenti. Non in Italia, non da noi,in un paese uscito fuori ,appena 60 anni fa, dalla piu' grande e terrificante dittatura omicida di sempre. La storia insegna. Era ora che il popolo di destra insorgesse, in un paese civile e democratico bisogna dire SI alla alternanza degli schieramenti sia di destra che di sinistra, ma bisogna dire con forza NO,mai piu' ad uomini corrotti e pazzi!

venerdì 11 settembre 2009


EL PAIS A BERLUSCONI: 'MEGLIO NON FREQUENTARLO'
MADRID - Il quotidiano spagnolo El Pais questa mattina critica le dichiarazioni di ieri nella conferenza stampa finale del vertice italo-spagnolo a La Maddalena di Silvio Berlusconi in un editoriale intitolato "Meglio non frequentarlo".

Il quotidiano di Madrid, il cui inviato Miguel Mora ha rivolto ieri in Sardegna al presidente del Consiglio le domande sull'inchiesta di Bari, scrive che "ciò che sta convertendo Berlusconi in un personaggio improprio di un Paese serio e di un governo presentabile, riducendone la capacità di dialogo
autorevole con i suoi omologhi non è la sua vita privata, ma la confusione delirante fra il pubblico e il privato con la quale ha organizzato la vita politica italiana".

"La conferenza stampa al termine del vertice bilaterale è la migliore dimostrazione di questo deplorevole miscuglio di generi" aggiunge El Pais.

"Frequentare la compagnia di Berlusconi - conclude l'editoriale - il cui Paese appartiene al G8, è diventata una difficoltà politica addizionale nelle complesse relazioni internazionali. Ma ciò che lo squalifica come governante è la sua vulnerabilità davanti a qualsiasi pressione coperta, frutto di circostanze che accetta per dare soddisfazione alla sua vanità e al suo ego"

VERGOGNA TUTTA ITALIANA


Tarantini ingaggia prostitute per Berlusconi, le accompagna nel suo Palazzo le rimborsa con moderazione e le paga, generoso, se fanno sesso con lui che finge di non sapere, non vedere, non capire. In qualche occasione, Tarantini offre alle "ragazze" (e lo ammette) della cocaina per ricompensarle. In cambio, il giovanotto chiede al capo del governo buoni contatti e autorevole influenza per chiudere affari con lo Stato. Il capo del governo glieli offre.

Sesso, prostituzione, affari, droga. In questo ambiente è precipitato Berlusconi, per un'intima fragilità irrisolta e denunciata per tempo dalla ex moglie. Da questo ambiente possono saltar fuori molti intrighi e troppi ricatti che Berlusconi è ormai palesemente incapace di prevedere e controllare, come ha fatto sempre in passato immaginando per se stesso un'impunità eterna. Se ieri il tentativo di liquidare quest'affare come "spazzatura" e violazione della privacy era malinconico, oggi è irresponsabile. La vita disordinata che ha condotto - e che, secondo alcune fonti, ancora conduce in palazzi più appartati - rende Berlusconi pericolosamente esposto a coercizioni e vulnerabile alle pressioni.

Esistono migliaia di foto che lo ritraggono, solo, circondato da decine di ragazze di volta in volta diverse; una prostituta confessa di essere stata pagata per una cena e per una notte di sesso con in più la promessa di una candidatura alle Europee e poi in consiglio comunale; sono in possesso dei tribunali intercettazioni telefoniche (un centinaio) con cui gli vengono annunciate "brune" e "bionde", indimenticabili che giustificano la sua diserzione da un appuntamento ufficiale. Fino a quando potrà durare questo silenzio? Il dramma di un uomo può diventare la tragedia di un Paese? Si racconti, ci racconti. Non può cavarsela consigliando, al solito, di non leggere i giornali.

Fonte: "La Repubblica"

La situazione di oggi nella scuola è grave. Chi ha provocato tutto questo? Sicuramente il POPOLO. Lui è sovrano.
Il governo, d'altronde fa la sua parte. Bisogna restituire al popolo tutto il malessere che lui stesso ha provocato. Come? Abbassando la qualità dei servizi. Solo cosi si renderà conto della gravità della situazione in cui è stata cacciata la scuola, o in generale, il mondo della scuola. Niente arricchimento formativo. Niente progetti. Niente Gite. Niente funzioni strumentali. Niente e nessun incarico straordinario.
Bisogna costringere il popolo a riflettere prima di votare per una o l'altra coalizione di governo su quello a cui vanno incontro.
Si sapeva benissimo che un governo di CentroDestra avrebbe sicuramente abbattuto la scure sulla scuola pubblica a favore di quella privata. Ed eccoci qui, cosi come dovevasi dimostrare con una scuola nello stato piu' disastroso degli ultimi 50 anni.
Grazie Popolo ed a Berlusconi.( Lui dice sempre il Popolo è con me) quindi......ha ragione Lui. O NO!?

domenica 6 settembre 2009

Potrebbe andare peggio...


MILANO - Una decina di manifesti raffiguranti Silvio Berlusconi nella posa di Robert De Niro nel film 'Gli intoccabili' di Brian De Palma e' comparsa sui muri degli edifici in tre diverse zone di Milano, soprattutto il quella di San Siro. Si tratta della locandina modificata che pubblicizza il film sulla vicenda del boss Al Capone e non reca alcuna sigla. Gli agenti della Questura stanno conducendo accertamenti. Manifesti identici, documenta il quotidiano 'La Stampa', sono apparsi anche a New York, nella zona di Downtown, abitata, in particolare, da architetti e artisti.