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lunedì 27 settembre 2010

Verso la guerra civile....


La Lega è questa. E' questa la linea culturale del partito. Sono questi i toni che contraddistinguono la forza politica che sembra avere la 'golden share' dell'alleanza di governo. Ma c'é un punto importante da sottolineare. Perché al di là dei contenuti, del folklore e della propaganda, c'é da riflettere sulla 'qualita' umanà dei leader". C'é un ministro della Repubblica che considera 'porci' gli abitanti della sua capitale. Ed è lo stesso ministro che alza il dito medio davanti alla bandiera del suo paese, e che minaccia di scatenare milioni di fucili per 'dare una sveglia' alla politica. E' anche il leader di un partito che nel suo statuto invoca la Secessione, che cancella l'inno nazionale durante le celebrazioni pubbliche e che trasforma le scuole statali in sezioni di partito (o in templi padani)". "Un partito in cui capita che qualcuno intoni canzoncine sui napoletani che puzzano o dia la caccia agli immigrati il giorno di Natale". Questo è il seme dell'odio che la lega inietta nel paese. Dove ci porterà tutto questo?

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