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domenica 20 novembre 2011

..la scuola è finita..

Scuola: saranno le famiglie a pagare il conto della riforma Gelmini. Gli esiti di questa riforma sono in questi giorni sempre più visibili anche agli occhi dei semplici cittadini, dei genitori che improvvisamente si ritrovano con orari scolastici ridotti e impossibilità di effettuare attività scolastiche fondamentali per la crescita sociale e culturale dei propri figli. L’orario scolastico è stato quindi ridotto da 30 a 28 ore, eliminando le compresenze e tagliando anche sugli insegnanti di sostegno, nonostante il fatto che tutti i genitori avessero fatto richiesta per le 30 ore!!! Il bello deve ancora venire! Grazie Governo ladro. Nella scuola oggi tutto è in affanno: amministrazione centrale e periferica, dirigenze, docenze , uffici di segreteria, funzionamento, sicurezza, strutture scolastiche; e soprattutto sono in crisi i principi e le finalità educativi, l’architettura progettuale, la capacità di senso che la scuola deve sapere far emergere nelle giovani generazioni del nuovo secolo.Tutto ciò è già abbastanza evidente, ma la profondità dei guasti non appare ancora nella sua vera dimensione.E’ tempo che il mondo della scuola parli, che apra una vera discussione, che racconti quello che sta accadendo, che dica in pubblico quello che dice in privato. E’ davvero tempo di iniziare una vera e seria inchiesta sullo stato della scuola italiana, andando a guardare nella realtà quotidiana; e cioè nelle classi, nelle presidenze, nelle sale professori, nelle segreterie, dentro gli uffici provinciali e regionali, tra gli alunni e i loro genitori.Nonostante, ancora si resiste, ancora c’è gente che lavora con entusiasmo, che ha un senso del dovere, che sente che il lavoro con i ragazzi, per avvicinarli alla conoscenza, ai saperi ed alla cittadinanza è uno dei compiti più alti e stimolanti che si possa essere chiamati a svolgere. Dovremmo pensare a rilanciare le nostre scuole, per farle diventare i luoghi eletti in cui si scopre il piacere della conoscenze, il mondo che c’è intorno e che ci appartiene, la vita nella società;in cui si respirano e praticano libertà, democrazia, pensiero critico, responsabilità, diritti, doveri. Eppure tutto ciò, giorno dopo giorno, diventa sempre più difficile, ci sono altre priorità, che sono emergenze , accorpamenti, tagli, riduzioni del tempo scuola. Povera scuola pubblica!

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