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lunedì 7 ottobre 2019

Incontro tra il sindaco di Agira Maria Greco ed il rappresentante dell’Asso-Consum

Incontro tra il sindaco di Agira Maria Greco ed il rappresentante dell’Asso-Consum – Assoconsumatori della provincia di Enna Giuseppe Bruno.
Dopo la pubblicazione, da parte di Ferdinando Garofalo, dell’incarico affidato all’Avv.Palmigiano del foro di Palermo per vedere quali margini di manovra vi fossero per l’esposto presentato al TAR di Catania nel 2015 per la rescissione della convenzione stipulata tra Acquaenna ed ATO idrico presentato dai Sindaci di Troina Fabio Venezia ed, appunto, il sindaco di Agira Maria Greco, è stato organizzato un incontro con il delegato dell’associazione dei consumatori che per primi ebbero a sottolineare, durante il consiglio comunale di Calascibetta del 10.03.2015, la possibilità della rescissione della convenzione per le gravi inadempienze del gestore. La convenzione stipolata tra Acquaenna ed ATO idrico nel 2004, prevedeva, infatti, all’art. 19 il pagamento da parte del gestore del canone di concessione, il cui mancato pagamento sulla base dell’art. 38 determinava la rescissione, a richiesta di parte, della convenzione. L’amministrazione agirina intente affrontare la problematica dell’acqua, dopo aver affrontato le problematiche relative ai rifiuti e discariche materiali inquinanti, per vedere come rescindere questa convenzione. Il delegato dell’Assoconsumatori ha sottolineano quelle che furono le stranezze di quell’incarico dato all’Ing. Pietro Lo Monaco e si ritiene interessato a vedere quelle che furono le rivendicazioni dell’associazione portate in un’aula di tribunale, appunto il TAR di Catania, attraverso una istanza di prelievo di quel procedimento che ormai da tre anni è fermo. Del resto essendo ancora ai primi mesi del 2019 vi è tutto il tempo per poter dare ai cittadini di Agira e di conseguenza di tutta la provincia una definizione di un procedimento che noi come associazione di consumatori siamo convinti debba portare alla rescissione della convenzione stessa. Il delegato dell’associazione ha sottolineato che occorre far presto per non dare adito a dubbi e perplessità, anche perché i cittadini sono stanchi di pagare come fosse oro un bene della natura, l’acqua, di cui il territorio di Agira è stato atavicamente ricco.
Pippo Bruno

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