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lunedì 7 ottobre 2019

Quo vadis Fernando?

Come fai a cambiare il mondo se non sei capace neppure a incidere sulla tua famiglia, sul tuo condominio, sul tuo comune, su AcquaEnna?
Traguardo non raggiunto. Pessima figura. Su 100.000 utenti solo 316 hanno firmato la petizione. Mi vergogno per me ed anche per voi. Il prepotente è potente quando il popolo è latente, tradotto, AcquaEnna si può permettere questo ed altro di fronte ad utenti di cartavelina come noi. Non mi illudevo del fatto che una petizione avrebbe potuto risolvere un problema cosi grande, pensavo però che il coinvolgimento di tanti avrebbe spostato leggermente la montagna. Siamo fatti cosi, piagnucoloni, sottomessi, lenti, siamo gente di preghiera e di speranza, aspettiamo il miracolo dal cielo. Ho chiuso la petizione. Deluso del risultato. Il popolo non è pronto. Inutile insistere.
Il Presidente del Consiglio Comunale di Agira Dario Sposito fa sul serio, ha fegato. Ci eravamo lasciati alla puntata in cui Egli prendeva precisi impegni per venire alla luce del funzionamento del depuratore di Agira. Da una prima ricognizione, incontro tra le parti, solo tante parole ma nessun atto concreto. AcquaEnna ha buon viso, nel senso che si presenta bene e con garbo ed educazione promette e assicura, ma gioca male, nel senso che non produce atti, documenti, carte che dimostrano e accertano. Il nostro Presidente non molla la presa e attende ultriori chiarimenti futuri, quindi i registri dei fanghi prodotti, la bollettazione elettrica degli anni passati, la verifica di non pericolo di devastazione ambientale. Intanto il suo nome è finito nei registri neri di qualcuno. A oggi sembra che si siano mostrati solo le labbra, tra qualche giorno qualcuno mostrerà i denti? Per intanto un grazie sincero al nostro Dario. Domani sarà un altro giorno, forse migliore!
Ma secondo voi, un depuratore che funziona, quanti fanghi produce in un giorno, un mese, un anno? E dopo 5 anni che non vengono raccolti, voi pensate ancora che il depuratore possa depurare e mandare a valle acqua non pericolosa, inquinata, velenosa, pericolosa per la salute, della terra, delle piante, degli animali e delle persone?
Solo quando ci toccano personalmente o attraverso la nostra famiglia, in maniera dura e che ci porta sofferenza, solo allora Noi popolo di pecore sappiamo alzare la testa e combattere. Male, perchè bisogna porre rimedio e rimettere ordine, democrazia, giustizia prima e anche quando non ci tocca da vicino e/o personalmente. Vedi casi: ospedale, strade, tribunale, rifiuti, scuole. A oggi la questione tace, dorme, non si vede come la nebbia, non si sente perchè gli affari il gestore li fa in silenzio, complici gli utenti pecore che belano solo di fronte al lupo e neanche perchè l'assuefazione è tale che non si alza più neppure un piccolo lamento. Fino a quando sopporteremo tutto questo? Ogni tanto mi viene la voglia di lottare contro i mulini, mi sveglio e sono solo. Quo vadis Fernando?

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