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lunedì 7 ottobre 2019

Io non ci sto.

Il servizio idrico è sottoposto alle logiche del mercato e del profitto in spregio alla volontà popolare.
Acqua come benzina per dare fuoco alla protesta. Con tutta la rabbia bisogna gridare No a chi vuole fare profitti sull'acqua! Imperterriti, determinati, convinti sempre più della necessità di mantenere alta l'attenzione e per di diffondere il virus della legalità, il nostro impegno si deve moltiplicare e rafforzare. L'acqua è un bene essenziale per la vita di cui non si può fare a meno e non è consentito a nessuno privare i cittadini di tale elemento. Il profitto esagerato dei gestori è innaturale, sbagliato, vietato dalle leggi dell'uomo e di Dio. Le voci fognatura, depuratore, partite pregresse, deposito cauzionale, sono scorretti, false, assurde, ingiuste. Le fognature non sono mai state pulite dal gestore, i depuratori anche se sono accesi non funzionano, le partite pregrese sono illeggittime, il deposito cauzionale è già stato pagato e non si può pagare 2 volte, una tariffa cosi salata per metro cubo, nella provincia più povera e depressa d'Italia è una offesa alla intelligenza umana. Sopportare tutto questo in silenzio è da babbi ed io non ci sto.

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